Storia
L’architettura, così come altri elementi caratteristici dello stile coloniale, come le palme nei giardini, sono tipici del periodo in cui l’hotel è stato costruito.
Le origini
Nel 1896, il prestigioso architetto Gaietá Bohigas costruì la casa per la famiglia di Severiano Virella Cassañes, figlio ed erede di Francisco Virella, un indiano che fece fortuna in Venezuela e fu proprietario de “La Deseada”, una grande azienda agricola con prevalenza di coltivazioni di mais e tabacco.
Bohigas, autore di opere importanti come il monumento a Colombo a Barcellona, eresse “Can Severiano” in meno di un anno. La proprietà fu creata come casa privata. Nella casa vivevano lo stesso Severiano Virella, sua moglie, suo fratello e i suoi tre figli Severianito, Pepita e María; in onore di quest’ultima, il padre chiamò la proprietà “Villa María”.
Josefa Solé Claret era la moglie di Severiano Virella, originaria di Lleida e figlia di un noto proprietario terriero. All’età di 12 anni fu mandata in un collegio francese a Barcellona e ricevette l’educazione tipica delle donne dell’alta società dell’epoca.
È a Barcellona che fece la conoscenza del signor Virella, che sposa, trasferendosi a Sitges. Josefa fu attivamente coinvolta in varie attività locali, soprattutto in quelle di beneficenza.
La coppia Virella-Solé ebbe tre figli. Severianito morì di polmonite quando era ancora un bambino. La sfortuna si abbatté sulla famiglia, che perse anche la figlia María all’età di 20 anni, vittima di una delle occasionali epidemie di tifo che devastano la Spagna nei primi decenni del XX secolo. Fortunatamente alla più giovane dei tre fratelli, Pepita, non toccò la stessa sorte, anzi, riuscì ad eccellere come pianista da concerto al punto da essere considerata una bambina prodigio.
María José Virella Solé (Pepita) si formò con professionisti del calibro di Enrique Granados, Frank Marshall e Arthur Rubinstein, per accennare solo alcuni. All’età di 13 anni, riuscì a suonare al Palazzo Reale di Madrid per Alfonso XIII e Vittoria Eugenia di Battenberg.
La famiglia Virella-Solé condivideva la casa con un altro membro della famiglia, Francisco Virella Cassañes (alias “Tío Panchito”, zio Panchito), fratello di Severiano, noto critico d’opera e storico della musica in Catalogna, nonché editore de La Publicidad e membro di spicco di diverse istituzioni culturali dell’epoca. All’inizio della sua carriera professionale Francisco esercitò la professione di avvocato, ma la cecità gli fece abbandonare la carriera legale. Morì all’età di 37 anni.
Per motivi personali la famiglia si trasferì per qualche tempo a Lleida. Durante questo soggiorno, Severiano morì di infarto; Josefa, sua moglie, decise di tornare a Sitges e di vendere la casa.
Nel corso degli anni, quindi, e a causa dei molteplici passaggi di proprietà, l’edificio ha subito modifiche sostanziali alla sua struttura. Infatti, le stanze della casa sono scomparse ed elementi come le tettoie ormai sostituite accolgono oggi il bar e la piscina. Nel periodo di massimo splendore, “Villa María” ebbe nove domestici.
L'hotel
Negli anni ’60, la casa di famiglia fu trasformata per la prima volta in un hotel e svolse un ruolo importante nel boom turistico di Sitges con il nome di Sitges Park Hotel.
Nel 2012, medium hoteles ha rilevato la gestione dell’hotel e ha modernizzato le strutture, mantenendo la personalità della catena e offrendo tutti i comfort, ma sempre nel rispetto dell’architettura originale.
L’hotel medium sitges park è molto luminoso ed è decorato con toni mediterranei che seguono i tradizionali standard marinari di Sitges e il suo noto “blauet” (il blu caratteristico della città). Abbiamo riadattato tutte le nostre camere per trasmettere calma e relax. Goditi un’oasi di tranquillità nel centro di Sitges.